Come lavorare nella cooperazione?
La cooperazione è una forma di lavoro che mira a migliorare la vita delle persone e delle comunità. Per lavorare in questo settore sono richieste competenze specifiche, così come una forte motivazione e passione per il lavoro che si fa. Capacità di lavorare in team, conoscenza delle norme internazionali, sensibilità verso le culture diverse, sono alcuni dei requisiti che si richiedono per diventare un professionista della cooperazione. Una formazione adeguata è fondamentale per lavorare in questo campo. I corsi universitari nelle scienze sociali, la formazione continua e i corsi di specializzazione, possono essere un buon punto di partenza. Più si è preparati, maggiori saranno le possibilità di trovare lavoro. Inoltre, è importante essere disposti a confrontarsi con realtà complesse ed essere pronti a lavorare in situazioni difficili. La capacità di rapportarsi con le autorità locali e trovare soluzioni creative per problemi complessi sono qualità ricercate nel lavoro di cooperazione. Rispetto, umiltà e ascolto attivo sono altri comportamenti altamente apprezzati. Infine, la cooperazione è un campo in continua evoluzione, quindi la capacità di adattamento e la volontà di apprendere costantemente sono essenziali per assicurarsi il successo nel lavoro di cooperazione. Aggiornarsi e mantenere sempre alta la motivazione sono quindi fondamentali per lavorare in questo settore.
Come diventare un cooperante?
Se sei interessato a diventare un cooperante, ci sono diverse strade che puoi seguire. Prima di tutto, è importante capire cosa si intende esattamente per "cooperante". In generale, si tratta di una persona che decide di dedicare una parte importante della propria vita a progetti di cooperazione internazionale e di aiuto umanitario in paesi in via di sviluppo o che hanno subito gravi calamità.
Per diventare un cooperante, devi innanzitutto avere una vocazione e una forte motivazione verso la solidarietà e l'aiuto umanitario. In secondo luogo, devi avere una formazione e delle competenze specifiche, che ti permettano di svolgere al meglio il tuo lavoro. Ad esempio, potresti studiare lingue straniere, seguire corsi di management, acquisire conoscenze tecniche in campo agricolo o sanitario.
Una volta che hai deciso di diventare cooperante, una strada possibile è quella di entrare in una delle organizzazioni non governative (ONG) attive in campo umanitario e di cooperazione internazionale. Queste organizzazioni offrono spesso possibili opportunità di lavoro o di collaborazione volontaria, ma richiedono in genere una buona dose di esperienza e una particolare attenzione alle tematiche sociali e ambientali.
Tuttavia, ci sono anche altre strade per diventare un cooperante: ad esempio, potresti partecipare a progetti di solidarietà organizzati da università, associazioni o gruppi di volontari. Oppure, potresti scrivere direttamente alle organizzazioni umanitarie per offrire la tua disponibilità e le tue competenze, oppure partecipare a selezioni pubbliche per diventare un funzionario internazionale.
In ogni caso, è importante avere una forte determinazione e una grande flessibilità, oltre a un'ottima capacità di adattamento a realtà molto diverse dalla tua. Essere un cooperante significa spesso dover sacrificare il proprio comfort, affrontare situazioni difficili e confrontarsi con realtà spesso drammatiche. Tuttavia, se hai veramente a cuore la causa della cooperazione internazionale e l'aiuto alle popolazioni in difficoltà, diventare un cooperante può essere un'esperienza molto gratificante e significativa.
Quanto si guadagna nella cooperazione internazionale?
La cooperazione internazionale è un settore che coinvolge diverse organizzazioni, governi e enti non-profit in tutto il mondo. Questo ramo dell'economia si occupa della distribuzione delle risorse e dell'aiuto alle comunità in difficoltà in tutto il mondo.
Ma quanto si guadagna lavorando nella cooperazione internazionale? In realtà, il salario medio per un professionista della cooperazione internazionale dipende da diversi fattori come l'esperienza, l'educazione e la posizione lavorativa.
Ad esempio, un coordinatore del programma con almeno 5 anni di esperienza potrebbe guadagnare tra $ 50.000 e $ 80.000 all'anno. D'altra parte, un "responsabile delle relazioni governative" potrebbe guadagnare un po' di più, in media tra $ 80.000 e $ 120.000.
Per gli ingegneri invece i salari variano principalmente in base al posto di lavoro e al tipo di progetto. I lavori più richiesti prevedono l'ingegneria civile, ma anche la meccanica e l'ingegneria ambientale sono sempre più richieste. In media, gli ingegneri della cooperazione internazionale guadagnano tra $70.000 e $120.000.
Un'alternativa per coloro che sono alla ricerca di un'esperienza nella cooperazione internazionale può essere quella di lavorare come Volontari, anche se in questo caso ovviamente non ci sono retribuzioni, viaggia e alloggio potrebbero essere coperti dalla organizzazione di riferimento.
Insomma, il guadagno nella cooperazione internazionale dipende in gran parte dall'area di lavoro e dalla posizione occupata all'interno delle organizzazioni. Tuttavia, lavorare con lo scopo di migliorare il mondo trascende ogni elemanto monetario, rendendo l'impatto sociale palesemente più apprezzabile.
Come iniziare a lavorare in una ONG?
Iniziare a lavorare in una ONG può essere un passo importante per coloro che desiderano fare la differenza nel mondo e contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle persone. Ma da dove si comincia?
La prima cosa da fare è informarsi sulle ONG che operano nella propria zona o in tutto il mondo. Ci sono innumerevoli organizzazioni che si occupano di vari settori, dal sociale all'ambiente, dal diritto alla cooperazione internazionale. E' importante dunque valutare quali siano quelle più vicine alle nostre passioni e competenze. Una volta individuate, ci si può dirigere direttamente ai loro siti web o contattarle direttamente per maggiori informazioni.
Per lavorare in un'ONG, di solito si richiede un'esperienza pregressa nella propria area di competenza. Ad esempio, se si desidera lavorare nel settore dei diritti umani, è preferibile avere una formazione adeguata ed esperienza di stage o volontariato presso organizzazioni simili. Inoltre, è utile tenersi informati sulle offerte di lavoro pubblicate dalle ONG sul loro sito web e su altri portali di lavoro.
In molte ONG, è possibile diventare volontari per acquisire esperienza e conoscenza del lavoro che fanno. Questa può essere una buona opportunità per sviluppare competenze, creare una rete di contatti e dimostrare la propria motivazione e predisposizione al lavoro in questo settore. Inoltre, il volontariato può portare a conoscere meglio l'organizzazione, ed eventualmente ad ottenere un lavoro pagato futuro.
Un'altra possibilità per iniziare a lavorare in una ONG è quella di apprendere l'inglese, lingua ufficiale di molte organizzazioni internazionali. Conoscere l'inglese può aprire nuove possibilità di lavoro all'estero o in organizzazioni internazionali che hanno sede in Italia. Infine, oltre alle competenze tecniche, la predisposizione personale a lavorare in un'organizzazione che si occupa di cause sociali è un fattore importante da tenere in considerazione.
Iniziare a lavorare in una ONG è una scelta importante che può portare a conseguire molte soddisfazioni, ma è anche un impegno che richiede passione, competenza e predisposizione personale. Informarsi sulle organizzazioni, acquisire esperienza e conoscenze tecniche, apprendere l'inglese, diventare volontario e mantenere sempre alta la motivazione, sono passi importanti per lavorare in una ONG con successo.
Che laurea serve per lavorare nelle ONG?
Il mondo delle organizzazioni non governative (ONG) è vasto e variegato, e richiede diverse tipologie di professionisti con competenze specifiche, celebri requisiti includono la conoscenza di una lingua straniera e la capacità di resilienza.
Tuttavia, non esiste una laurea universale né un percorso di studi specifico per lavorare nelle ONG, anche se alcune aree disciplinari risultano particolarmente utili.\ La prima tra tutte è senza dubbio quella delle scienze sociali, in particolare la laurea in sociologia, relazioni internazionali ed economia.
Oltre a queste discipline di base, possono essere utili la laurea in diritto, scienze politiche e ambiente, in quanto fattori come il rispetto dei diritti umani, la tutela dell'ambiente e dei beni comuni sono alla base delle attività delle ONG. Inoltre, la conoscenza di una o più lingue straniere (tipicamente l'inglese, il francese o lo spagnolo) è spesso considerata un requisito fondamentale per lavorare in questo settore.
Tuttavia, è importante tenere a mente che le ONG sono organizzazioni complesse e articolate, e richiedono una gamma molto ampia di competenze e conoscenze per poter essere gestite con successo. Pertanto, sono molto apprezzati anche profili ibridi e multidisciplinari, che combinano diverse aree di specializzazione, come ad esempio la coniugazione tra scienze sociali e informatica oppure tra economia e ambiente.
In definitiva, se si è interessati a lavorare nell'ambito delle ONG, la scelta della laurea migliore dipenderà dalle proprie passioni e interessi, nonché dalla capacità di integrare competenze specialistiche eterogenee in un unico profilo professionale.
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