Come si fa ad avere il CITES?
Il CITES, acronimo di Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, è un accordo internazionale che ha come obiettivo la salvaguardia della fauna e flora selvatica ed è finalizzato a consentire il commercio di specie protette soltanto in maniera sostenibile. Il CITES è gestito da un organismo intergovernativo che definisce le specie di flora e fauna minacciate, elencandole nelle Appendici I, II e III, a cui corrispondono differenti gradi di protezione secondo i rischi per la sopravvivenza della specie.
Per richiedere il CITES e dunque poter commercializzare una specie protetta, è necessario effettuare la richiesta al Ministero dell'Ambiente, attraverso apposita domanda. La domanda deve contenere una descrizione dettagliata della merce da commerciare, oltre a numerosi documenti riguardanti, ad esempio, la licenza di cattura o coltivazione della specie, il certificato di provenienza della merce (in caso di importazione di materiali), e il nulla osta per la commercializzazione.
Inoltre, bisogna tenere presente che il CITES è un accordo internazionale, quindi se si vuole commercializzare la specie protetta in altri Paesi, bisogna seguire la procedura specifica del Paese di destinazione. Il Ministero dell'Ambiente rilascia il CITES solo per merci che devono essere importate o esportate verso/in Paesi extra UE.
Al fine di ottenere il CITES, è necessario che le merci vengano controllate ed esaminate da esperti dell'autorità competente (ASL, Corpo Forestale dello Stato o altro organo deputato) per valutare la loro autenticità e la regolarità della commercializzazione della specie in questione. Solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione ai sensi del CITES, sarà possibile commerciare la specie protetta.
Per riassumere, per ottenere il CITES occorre presentare la richiesta al Ministero dell'Ambiente, corredata da numerosi documenti. Una volta verificata la regolarità della documentazione, occorre sottoporre la merce da commercializzare ad un controllo da parte delle autorità competenti. Solo a seguito dell'autorizzazione del CITES sarà possibile commercializzare la specie protetta.
Quanto costa fare il CITES?
Se sei un commerciante di animali o piante protetti, devi conoscere il costo per fare il CITES. Il CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione) è un accordo internazionale firmato da 183 paesi, che mira a proteggere le specie animali e vegetali in pericolo d'estinzione regolamentandone il commercio internazionale. Il CITES richiede che tutte le importazioni, le esportazioni o il commercio di piante e animali protetti siano accompagnati da un certificato valido CITES.
Il costo per fare il CITES dipende principalmente dal paese in cui si richiede il permesso e dal tipo di animale o pianta protetti. In genere, il costo ammonta a diverse centinaia di euro. Per esempio, se sei in Italia e desideri esportare un esemplare protetto, il costo per il permesso CITES è di 80 euro per richiesta.
Inoltre, devi considerare anche i costi aggiuntivi come le tasse governative ed eventuali costi di spedizione. Spesso, è necessario effettuare l'importazione o l'esportazione tramite un intermediario o un corriere speciale. Questo potrebbe comportare ulteriori costi. Inoltre, alcune specie potrebbero richiedere un ulteriore controllo scientifico prima di poter ottenere il permesso CITES.
A prescindere dal costo per fare il CITES, è molto importante rispettare le leggi e le normative internazionali per prevenire il commercio illegale di piante o animali protetti. Vale la pena considerare che il commercio illegale di specie protette è un problema grave e in aumento, e può avere effetti negativi sulla biodiversità a livello globale.
In conclusione, se vuoi fare il CITES, assicurati di conoscere il costo esatto per il tipo di animale o pianta protetti che desideri commerciare, considerando anche eventuali costi aggiuntivi. Ricorda sempre di rispettare le leggi internazionali per prevenire il commercio illegale di specie protette.
Chi rilascia il certificato CITES?
Il certificato CITES è un documento necessario per il commercio internazionale di piante e animali protetti.
Il CITES, Acronimo di Convention on International Trade in Endangered Species, è un accordo internazionale che si occupa di regolamentare il commercio di piante e animali che sono a rischio di estinzione.
Il rilascio del certificato CITES è competenza delle autorità nazionali dei singoli Paesi membri dell'Accordo.
In Italia, il ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è l'autorità competente per la gestione del CITES, e pertanto rilascia i certificati relativi alle specie protette.
Il rilascio del certificato CITES è una misura di controllo finalizzata a prevenire il commercio illegale di specie protette.
Grazie alla documentazione che viene prodotta con il rilascio del certificato, è possibile tracciare l'origine degli esemplari commercializzati e conseguentemente prevenire il traffico illegale di specie protette.
Come funziona il CITES?
Il CITES, ovvero la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, è un accordo internazionale tra governi che mira a garantire che il commercio degli animali e delle piante selvatiche non metta a rischio la sopravvivenza delle specie coinvolte.
La Convenzione regola il commercio di oltre 35.000 specie di flora e fauna, di cui alcune sono completamente vietate dal commercio, altre sono regolamentate in base alla quantità che è possibile esportare o importare.
I Paesi che aderiscono alla Convenzione sono tenuti a designare una serie di organismi nazionali, come ad esempio l'Ufficio CITES, per gestire la Convenzione nel loro territorio.
Per poter importare o esportare una specie regolamentata dal CITES, infatti, è necessario ottenere un permesso specifico, detto permesso CITES.
Per ottenere il permesso, è necessario dimostrare che l'operazione non metta in pericolo la sopravvivenza della specie interessata.
Inoltre, il CITES prevede il controllo del commercio di queste specie attraverso il monitoraggio delle transazioni a livello internazionale, grazie alla cooperazione tra i Paesi aderenti alla Convenzione.
Il Comitato per la fauna e la flora selvatiche è l'organismo internazionale incaricato di valutare la situazione di alcune specie per decidere se aggiungerle o meno all'elenco di quelle regolamentate dal CITES.
Infine, è importante sottolineare che il CITES cerca di combattere il commercio illegale di animali e piante selvatiche tramite l'adozione di misure di lotta al traffico illecito, l'istituzione di un sistema di sanzioni e la cooperazione tra le autorità preposte.
Come richiedere il certificato CITES Avorio?
Il certificato CITES Avorio è un documento ufficiale rilasciato dalle autorità competenti per il commercio internazionale di prodotti derivati da animali e piante in via di estinzione. Questo certificato è richiesto ai fini legali per importare o esportare avorio e garantisce che il prodotto è stato ottenuto e trasferito nel rispetto delle normative in vigore.
La richiesta del certificato deve essere presentata alle autorità competenti del paese di provenienza del prodotto. In Italia, il Ministero dell'Ambiente è l'ente deputato a rilasciare tali certificati. Per richiederlo, è necessario presentare una serie di documenti che attestino l'origine e la provenienza dell'avorio, come ad esempio fatture d'acquisto, dichiarazioni del venditore, rapporti di valutazione, fotografie e così via.
L'iter per ottenere il certificato può essere complesso e richiede tempo, dato che le autorità preposte all'analisi dei documenti sono molto scrupolose e attente alla provenienza del materiale. Una volta ottenuto il certificato, si può procedere alla regolare importazione o esportazione dell'avorio, previa autorizzazione delle autorità doganali.
È importante sottolineare che, per tutelare le specie in via di estinzione, è vietata la commercializzazione di avorio grezzo e che l'utilizzo dell'avorio lavorato è soggetto a particolari regolamentazioni. Pertanto, prima di procedere all'acquisto di prodotti contenenti avorio, è consigliabile informarsi sulle norme in vigore e sulle modalità per richiedere il certificato CITES Avorio.
stai cercando lavoro?
Vuoi trovare un lavoro?
Vuoi trovare un lavoro?