Quando è dovuta l'indennità di clientela?
L'indennità di clientela è una somma di denaro che spetta al professionista il cui rapporto con il cliente si è concluso. In particolare, questa indennità è prevista per coloro che svolgono l'attività di agente o rappresentante.
Tale indennità rappresenta un compenso per il lavoro svolto dal professionista nel corso del rapporto con il cliente, grazie al quale è stato possibile creare una clientela fissa e stabile. Va precisato che, ai sensi dell'art. 1751 del codice civile, l'indennità di clientela può essere richiesta solo se il rapporto è cessato per iniziativa del cliente o per giusta causa imputabile al professionista.
Ma quando è effettivamente dovuta l'indennità di clientela? Al riguardo, occorre fare riferimento alla sentenza della Corte di Cassazione n. 14897/2019, secondo la quale il diritto alla suddetta indennità sorge nel momento in cui si verifica l'evento che determina la risoluzione del rapporto, ovvero la cessazione del rapporto di agenzia o rappresentanza.
Da quanto detto finora, si evince chiaramente che l'indennità di clientela non ha una scadenza precisa o un termine entro cui deve essere pagata. In ogni caso, per esercitare il diritto alla suddetta indennità, il professionista dovrà dimostrare l'esistenza di una clientela fedele e stabile, nonché il danno subito in conseguenza della risoluzione del rapporto.
Quando non spetta l'indennità di clientela?
L'indennità di clientela è quella somma di denaro che spetta all'agente di commercio a titolo di risarcimento per la perdita di clientela causata dalla fine del rapporto di agenzia.
Tuttavia, ci sono delle situazioni in cui non spetta l'indennità di clientela:
- la risoluzione del rapporto non è imputabile all'impresa committente: se il rapporto di agenzia viene risolto a causa di una iniziativa dell'agente di commercio, ad esempio per sua decisione unilaterale, l'indennità di clientela non spetta;
- la risoluzione del rapporto non avviene per giusta causa: se la risoluzione del rapporto di agenzia avviene per giusta causa, ad esempio per il mancato raggiungimento degli obiettivi commerciali prefissati, l'agente di commercio non ha diritto all'indennità di clientela;
- il contratto di agenzia ha durata inferiore a sei mesi: se il rapporto di agenzia ha una durata inferiore a sei mesi, l'agente di commercio non ha diritto all'indennità di clientela.
È importante quindi verificare attentamente le condizioni del rapporto di agenzia per capire se spetta o meno l'indennità di clientela. In ogni caso, è comunque necessario che l'agente di commercio dimostri in modo convincente la perdita di clientela subita a causa della risoluzione del rapporto di agenzia.
Quando spetta indennita clientela?
L'indennità clientela è un'indennità che può essere concessa a determinate categorie di persone che si trovano in determinate situazioni.
Ad esempio, l'indennità clientela può essere concessa a coloro che subiscono un infortunio sul lavoro o che vengono licenziati senza giusta causa. In entrambi i casi, l'indennità clientela rappresenta un modo per compensare la persona per il danno subito.
Tuttavia, non sempre spetta l'indennità clientela. Per ottenere questa indennità, infatti, è necessario soddisfare determinati requisiti.
Prima di tutto, è necessario verificare che la situazione per la quale si richiede l'indennità sia effettivamente coperta dalle norme che prevedono tale indennità. In caso contrario, la richiesta potrebbe essere respinta.
Inoltre, è necessario che la persona che richiede l'indennità abbia subito effettivamente un danno. Non basta, infatti, avere vissuto una situazione difficoltosa: è necessario che il danno sia stato effettivamente subito e documentato.
Infine, è importante ricordare che l'indennità clientela non è automatica: per ottenerla è necessario presentare domanda nel modo e nei tempi previsti dalla legge.
Come si calcola l indennita di clientela?
L'indennità di clientela è un compenso riconosciuto al professionista che con il suo lavoro ha fatto acquisire nuovi clienti alla sua azienda o a quella per cui lavora.
Per calcolare l'indennità di clientela occorre innanzitutto verificare se il professionista ha diritto a questa forma di remunerazione e se sia stata prevista una specifica clausola contrattuale in tal senso. Se la clausola esiste, occorre stabilire il suo valore.
Il valore dell'indennità di clientela può essere calcolato in base a diverse metodologie, come quella basata sul margine di contribuzione dei nuovi clienti acquisiti o in base alla durata del rapporto tra la società e il nuovo cliente. In ogni caso è importante fare riferimento a criteri oggettivi e quantificabili, che consentano di determinare un valore appropriato per l'indennità.
Per calcolare l'importo dell'indennità di clientela è necessario fare riferimento alla clausola contrattuale in cui viene stabilito il suo valore e verificare gli importi a cui si è fatto riferimento per il margine di contribuzione o la durata del rapporto con il nuovo cliente. Una volta stabilito l'ammontare dell'indennità, questa dovrà essere riconosciuta al professionista attraverso una specifica nota di credito o un bonifico bancario, nel rispetto delle modalità contrattuali previste.
Cosa spetta all agente in caso di risoluzione del contratto?
Il contratto rappresenta un accordo tra due parti, che stabilisce i termini e le condizioni del rapporto commerciale. Nel caso in cui il contratto venga risolto, è importante conoscere quali sono i diritti e le responsabilità dell'agente che lo ha stipulato.
Innanzitutto, l'agente ha diritto ad essere retribuito per il lavoro svolto fino al momento della risoluzione del contratto. In particolare, ha diritto a ricevere la provvigione prevista dal contratto per le vendite effettuate e per le trattative in corso al momento della risoluzione.
Inoltre, l'agente ha diritto ad essere risarcito per le spese sostenute nell'ambito dell'attività svolta per conto del mandante. Queste spese devono essere documentate e giustificate adeguatamente.
D'altra parte, l'agente ha anche alcune responsabilità nei confronti del mandante. In particolare, deve restituire tutti i documenti e le informazioni che gli sono stati forniti dal mandante per svolgere il suo lavoro. Inoltre, deve garantire la riservatezza delle informazioni acquisite durante l'attività svolta per conto del mandante.
Infine, è importante precisare che la risoluzione del contratto non libera l'agente da eventuali obblighi previsti dal contratto stesso, come ad esempio la clausola di non concorrenza. In caso di mancato rispetto di questi obblighi, il mandante ha diritto a chiedere il risarcimento del danno subito.
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